Due piccoli paesi nella Valle del Vipacco che hanno molto da mostrare e tanto ancora da scoprire
Nel territorio della valle del Vipacco, ogni paese nasconde tesori che meritano di essere scoperti. Ogni angolo della regione è capace di suscitare interesse, sia esso di natura storica, naturalistica o culturale. La varietà e la ricchezza di questo luogo sono tali che ci vorrebbe un'intera vita per esplorarlo a fondo. Vrhpolje, situato nel comune di Vipava (noto come Oberfeld durante il dominio austriaco e Verpogliano al tempo del trattato di Rapallo), e Budanje, nel comune di Ajdovščina (dove Budaine era il toponimo tedesco e Budagne quello italiano), rappresentano due piccole gemme ricche di storia, cultura e tradizioni.
Vrhpolje, la piazza con la chiesa di Sveti Primož in Felician
Abbiamo iniziato la nostra escursione lasciando l'auto nei pressi del cimitero di Budanje, dove si trova la tomba del cappellano (non sacerdote, in quanto la parrocchia di Budanje risale al 1894) Janez Stupar. La lapide riporta in modo romantico e spirituale l'epigrafe: qui giace il pastore delle anime Janez Stupar che nel suo 56° anno della sua vita volle trasferirsi nell'eternità.
La lapide di Janez Stupar
Parlando con un'anziana signora incontrata nel cimitero, che incuriosita mi chiedeva perché stessi fotografando le tombe, mi raccontò che Il cappellano si suicidò, sembra per un amore segreto e non corrisposto. Il suicidio per la religione cattolica è un peccato, quindi per non rivelarlo, sulla tomba fu scelto uno stile più spirituale per preservarne il ricordo. Questa tomba, risalente al 1877, è un raro esempio di epigrafia dell'epoca, poiché oggi è difficile trovare monumenti funerari di quel periodo ancora perfettamente leggibili. Come sottolineo spesso, le tombe antiche sono preziose testimonianze storiche che ci offrono una visione significativa di un'epoca, poiché non si limitavano a riportare nomi e date, ma raccontavano storie e valori di un tempo. Sarebbe buona cosa preservarle e curarle con attenzione.
Proseguendo lungo le vie del paese, si possono ammirare scorci di vita rurale ancora vividamente presenti. La terra coltivata, qui come in tutta la valle, riveste un'importanza fondamentale; i vigneti che abbracciano il paese sono testimoni di una tradizione agricola radicata. Ma ciò che rende Budanje particolarmente celebre sono le sue albicocche, rinomate in tutta la Slovenia per la loro qualità e dolcezza.
Su una piccola collinetta, nel cuore del paese, si trova la chiesa di Sveti Nikolaj (San Nicola). L'edificio sacro, costruito nel 1898, è frutto del progetto dell'architetto F. Zupančič. L'altare principale è un'opera pregevole dello scultore Ivan Zajec, artista che acquisì notorietà per aver realizzato, insieme a Maks Fabiani, la celebre statua di France Prešeren che oggi domina il centro di Ljubljana.
La chiesa di Sveti Nikolaj
Non lontano, dietro la chiesa, si snoda un sentiero che conduce verso il paese di Vrhpolje. A metà cammino, troviamo la chiesetta di Sveti Ahac (Sant'Acacio), costruita nel 1862, da cui si può ammirare un bel panorama sul paesaggio circostante. Dopo una ventina di minuti si raggiunge Vrhpolje.
Anche a Vrhpolje, come a Budanje, la ruralità domina incontrastata. Da un lato, i vigneti si arrampicano lungo i pendii, mentre dall'altro, nella zona pianeggiante verso Vipava, si estendono ampi campi coltivati. La chiesa parrocchiale di Sveti Primož in Felician, edificata nel 1875, situata nella piazza del paese, e completamente restaurata negli interni nel 2013, si è arricchita di un pregevole mosaico realizzato dal frate artista e teologo Ivan Marko Rupnik. Questa fu costruita per sostituire la precedente chiesa della Santa Croce (XV secolo), che all'epoca fu considerata troppo vecchia e deteriorata per essere ristrutturata, esiste ancora oggi nel paese, testimoniando così la stratificazione storica del patrimonio religioso locale. Sempre in tema di religione, lungo la strada che conduce a Budanje, è possibile ammirare un capitello risalente al 1660. Su di esso sono scolpiti la Crocifissione e San Pietro, insieme al nome del committente, Peter T Shitsh.
L'interno della chiesa con il mosaico di Rupnik
Nel cimitero del paese ho individuato due tombe di soldati della Grande Guerra. La prima appartiene a Franc Kodelja, caduto sul fronte galiziano il 21 marzo 1916. La seconda è di Matej Lavrenčič, che sopravvisse al conflitto ma si spense nel 1927.
Dopo aver concluso il giro nel paese ci siamo diretti verso la statale che porta a Vipava, nella frazione di Log, che fa parte di Budanje per vedere una chiesa appartenente però alla parrocchia di Vrhpolje dedicata a Marija Tolažnica Žalostnih (Vergine Maria consolatrice degli addolorati) purtroppo chiusa.
A pochi passi dalla chiesa si erge una statua di Paul Rostas, la cui storia è affascinante. Rostas fu un valoroso soldato ussaro che, il 3 ottobre 1813, si scontrò in questo stesso luogo con una sessantina di fanti e sette cavalieri francesi, per impedire il loro passaggio. Lo scontro durò circa quindici minuti, fino a quando un soldato francese, nascosto, colpì Rostas alle spalle, disarcionandolo e trafiggendolo con la spada. La leggenda narra che sul corpo di Rostas furono trovati circa trenta fori causati dai proiettili francesi, ma la ferita fatale fu quella inflitta dalla spada. Paul Rostas fu sepolto proprio nel luogo in cui oggi si trova la statua. L'opera che ammiriamo attualmente non è l'originale, realizzata da Karl Seppenhofer, distrutta dall'esercito italiano durante l'occupazione; ciò che ne resta è conservato nei musei di Gorizia. La statua attuale è stata realizzata grazie alla collaborazione tra l'Università Popolare di Ajdovščina e l'ente per la tutela della cultura slovena nel 2009.
La chiesa di Marija Tolažnica Žalostnih
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