Zalošče e Saksid, la ferrovia, i cimiteri e l'ospedale
Flebili tracce della Grande Guerra su un percorso poco noto
Nel punto in cui il Carso incontra la valle del fiume Vipava sorge Zalošče, un paese che ospitava due cimiteri della Grande Guerra. Del loro aspetto originale, oggi, rimangono solo poche tracce. Il cimitero n°1 si trova adiacente alla chiesa di Sveti Lovrenc (San Lorenzo) a sud-est del paese sulla strada che porta verso la frazione di Budihni. Qui è visibile soltanto il monumento in pietra con la targa che ricorda i soldati caduti del 22° Reggimento Landsturm del distretto militare di leva di Cernowitz nella Bukovina (oggi Ucraina). Le tombe purtroppo non esistono più, tutt'intorno c'è solo prato erboso. Secondo le autorità italiane, che negli anni 30 del secolo scorso condussero gli scavi dei cimiteri di guerra, vi erano sepolti 201 soldati. Il cimitero Zalošče n°2 si trova invece a ovest del paese sulla strada che porta al paese di Batuje. Nemmeno qui è rimasto molto da vedere. È visibile quello che doveva essere il portale del cimitero e una lapide di un soldato ungherese scheggiata proprio dov'era inciso il suo nome che, da quanto si riesce a capire, sembra si chiamasse Ernst. Sempre secondo le autorità italiane qui erano sepolti 120 soldati austro-ungarici morti nel vicino ospedale militare.
Dal Cimitero n°1 è possibile raggiungere il secondo cimitero senza dover attraversare nuovamente il paese di Zalošče. Partendo dalla chiesa di Sveti Lovrenc, basta proseguire verso Budihni e continuare la strada fino al paese di Saksid. Questo percorso permette di visitare altri due luoghi meno noti della Grande Guerra.
La strada costeggia la ferrovia e, una volta raggiunto il passaggio a livello, è necessario salire in paese. Continuando dritto, si arriva ad un bivio: la strada a sinistra riconduce a Zalošče, mentre lo sterrato a destra ricalca il vecchio tracciato della parte occidentale della ferrovia austriaca Prvačina-Ajdovščina, attiva durante il conflitto.
Percorso mezzo chilometro, sulla sinistra si estende un muro di pietra di circa venti metri. Nella sua parte terminale è incastonata una targa, apposta dai militari che costruirono la ferrovia, dove possiamo leggere:
"Diese Bahn Wurde von der K.u.K. 12 u. 36 Eisenb – Komp im Herbst 1916 erbaut" (Questa ferrovia è stata costruita dal K.u.K. 12 u. 36 Eisenb – Komp nell'autunno del 1916)
Continuando il percorso, il fiume si allarga in prossimità di una piccola centrale di smistamento elettrico, costruita dove un tempo sorgeva un deposito militare. Facendo attenzione si può ancora scorgere l'unico elemento in pietra sopravvissuto del ponte ferroviario che attraversava il corso d'acqua. Continuando il cammino, è possibile imboccare un sentiero non segnalato che costeggia la riva sinistra del fiume. Dopo circa dieci minuti di percorso, si giunge al punto in cui sorgeva l'ospedale militare. Purtroppo, i resti di questa struttura sono ormai scarsi e confusi nella fitta vegetazione che li ricopre. Superato il punto in cui il fiume disegna un'ansa, una traccia di sentiero sale fino a raggiungere il ciglio della strada, esattamente dove si trova il Cimitero n°2.
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