Mengore
Caporetto iniziò da qui
Il modesto colle di Mengore (450m s.l.m.) si erge a sud di Tolmino, nelle vicinanze di Kozarišče. Tutti i sentieri del settore del Mengore sono molto ben segnalati in quanto la zona fa parte dei "Sentieri della Pace". Bisogna però avventurarsi fuori sentiero, addentrarsi nella fitta boscaglia per trovare resti di fortificazioni, targhe e cavità rifugio che si nascondono anche agli occhi più allenati. D'altronde non solo qui è necessario uscire dai sentieri. In quasi tutti i luoghi in cui si è combattuto è d'obbligo perdersi nella vegetazione per trovare manufatti o resti di qualsiasi tipo.
Abbiamo cominciato il nostro percorso dal sentiero che parte a est di Kozarišče, precisamente dal parcheggio di Preval Poljance. Seguendo il sentiero siamo arrivati fino alle prime postazioni austriache K.K.baterie 15. Nei pressi della postazione sono facilmente visibili i resti di un camminamento, direzione S/N, che all'epoca dirigeva verso la cima. Seguendo (fuori sentiero) le tracce del camminamento, oggi ridotto ad una venatura nel terreno, ma allora strategico e indispensabile, emerge varia "ruggine" e diverse cavità, anche di notevoli dimensioni.
Si arriva così alla cima dove si trova la chiesa di Sveta Marija na Mengorah (Santa Maria di Mengore). Costruita nel XV secolo, rimaneggiata più volte nel XVII secolo, durante il primo conflitto mondiale fu completamente distrutta dai bombardamenti. Finita la guerra gli abitanti del luogo ci misero ben 11 anni a ricostruita; fu infatti riconsacrata nel 1929.
Ci siamo poi spinti sulla cima del colle vicino (Kuk 457m s.l.m.) e fatto il versante sud che porta verso Volče. Ritorno per il versante est (da lì si snoda il bivio per il monte Bučenica. Scelta però, poco felice in quanto li la vegetazione reclama il suo spazio e i rovi la fanno da padrone. Così procedendo in mezzo ai rovi, perdendo qualche brandello di pelle, troviamo ancora qualche cavità, una targa che, ormai illeggibile riposa adagiata su altre pietre. Ovviamente non manca il ferro. Schegge e indecifrabili resti, proiettili e qualche resto di bottiglie e scatolette che una volta contenevano il povero rancio del soldato.
L'esercito austroungarico cominciò gli adattamenti bellici già prima dell'inizio della guerra. Durante tutti i 29 mesi delle offensive isontine Mengore fu costantemente bombardato dalle artiglierie italiane schierate sulle alture circostanti più alte della riva destra dell'Isonzo. Nonostante questo gli imperial-regi non si arresero, anzi, riuscirono tener testa malgrado le gravi perdite subite resistendo fino alla fine. Fine che ebbe inizio con lo sfondamento a Plezzo (oggi Bovec). Mengore fu un punto cruciale (faceva parte del settore della testa di ponte di Tolmino) per quella che poi diventerà famosa come la disfatta di Caporetto.
Fu proprio da qui che partì l'azione più impegnativa dell'offensiva austro tedesca che chiusero a tenaglia gli italiani con il risultato che tutti sappiamo.
Giro poco impegnativo adatto a tutte .le stagioni. Se volete addentrarvi nelle boscaglia, allora scegliete i mesi invernali.
FOTOGRAFIE
Galleria Sheinwerfer n.33
Uscita a pozzo di una cavità
Cavità vicino alla cima
Interno di un rifugio
Rifugio con cannoniera
Rifugio con cannoniera
Resti di fortificazioni
Resti di fortificazioni
Altre cavità più piccole
Resti di fortificazioni
Una delle cavità più estese
Ruggine e vetri
Scritta sopra una galleria
Rifugio adibito probabilmente agli ufficiali
Resti di rifugio sepolto
Il memoriale dove all'epoca stava il cimitero
Ferri che arma anche i cementi
Muretto di contenimento
Veduta di Tolmino dalla cima
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